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Bluetooth significa letteralmente "dente blu" e l'icona ricorda effettivamente un paio di denti, ma non è questa la spiegazione della sua origine: durante il processo di sviluppo della tecnologia, nata alla fine degli anni '90 per evitare l'uso di fili per la comunicazione tra dispositivi diversi e basata sulla comunicazione radio, l'ingegnere responsabile ha sentito da un collega svedese ilstoria dell'ex re Harald Blåtand, il cui cognome, tradotto in inglese, è Bluetooth.
Rappresentazione di Re Harald
Guarda anche: Il sole giallo è visto solo dagli esseri umani: uno scienziato rivela il vero colore della stellaL'origine del nome bluetooth
Harald Blåtand, o Bluetooth, fu responsabile dell'unione delle tribù vichinghe presenti nelle attuali Danimarca e Norvegia, intorno al 970 d.C., quando le altre nazioni europee si stavano già organizzando per difendersi dalle invasioni e dai saccheggi promossi dai nordici. Fu questa unione a dare impulso a una nuova organizzazione sociale in Scandinavia.
Guarda anche: Anziano vittima di truffa con banconota da 420 R$ viene rimborsato: "Devo solo ringraziare".Negli anni '90, pur non essendo stato definito un nome ufficiale per la tecnologia, l'ingegnere responsabile iniziò a chiamare il progetto con il nome in codice Bluetooth, poiché il suo scopo era quello di unire diversi dispositivi, più o meno come fece Re Harald.
Alcuni nomi sono stati presi in considerazione, ma nessuno era abbastanza valido per essere utilizzato a livello commerciale: alcuni perché il suono del nome non era abbastanza buono, altri a causa delle registrazioni dei parenti, così hanno finito per utilizzare "Bluetooth".
Il simbolo non è altro che la congiunzione di due rune, lettere caratteristiche dell'antica Scandinavia, che rappresentano le iniziali di Harald Blåtand: Hagall (H) e Bjarkan (B), come si può vedere nell'immagine sottostante.