La teoria delle placche tettoniche è diventata praticamente un consenso tra i geologi negli ultimi decenni, evidenziando che al di sotto degli oceani e dei continenti (crosta), ci sono grandi placche che si muovono nell'astenosfera (mantello). È questa linea che indica l'esistenza della Pangeia un unico supercontinente che esisteva più di 200 milioni di anni fa.
Da allora, gli scienziati studiano il movimento di queste placche, che può spiegare fenomeni come i terremoti, ad esempio, e sapendo che si muovono a velocità comprese tra 30 e 150 millimetri all'anno, a seconda della placca analizzata, alcuni si dedicano a proiettare come sarà la Terra in futuro.
Si ritiene che Pangea avesse un aspetto simile a questo
Guarda anche: Il ragazzo brasiliano che "psicografa" i calcoli è un genio assoluto della matematicaIl geologo nordamericano Christopher Scotese è uno degli esperti in materia e dagli anni '80 cerca di mappare il movimento per studiare i cambiamenti nella distribuzione dei continenti nel corso della storia e anche per proiettare ciò che accadrà in futuro.
Tiene un canale su Youtube dove pubblica le animazioni che nascono dai suoi studi. Il suo grande progetto è il Pangea Proxima o la prossima Pangea: egli ritiene che tra 250 milioni di anni tutte le porzioni terrestri del pianeta saranno di nuovo insieme.
Il nome del supercontinente è stato cambiato qualche anno fa: in precedenza, gli scozzesi lo avevano denominato Pangea Ultima Ma in realtà egli ritiene che se tutto va bene e il pianeta rimane unito abbastanza a lungo, anche questo prossimo supercontinente si romperà e dopo milioni di anni si riunirà di nuovo.
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