Per dare vita a un grande personaggio, un attore ha bisogno di talento, tecnica e un testo eccellente, ma non solo: a volte è necessario anche trovare la dentiera giusta. Chi ci insegna questa preziosa lezione è nientemeno che Marlon Brando, quando incarnò l'indimenticabile mafioso Vito Corleone per il film "Il Padrino" - per farlo sembrare un bulldog, l'attore utilizzò una protesi alla boccaprogettato appositamente per stufare la bocca di Brando, o meglio di Vito, e creare così le sembianze iconiche di uno dei personaggi principali di uno dei migliori film di tutti i tempi.
Marlon Brando, senza protesi e a destra, con il trucco di Vito Corleone
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L'idea di far assomigliare il grande e temuto patriarca a un cane fu dello stesso Brando, che durante i test per il film si riempì la bocca di cotone idrofilo per illustrare al regista Francis Ford Coppola ciò che aveva in mente. Per le riprese vere e proprie, una dentiera speciale fu progettata dal leggendario artista Dick Smith, uno dei grandi truccatori di effetti speciali del cinema,responsabile di opere come "L'esorcista", "Taxi Driver", "Il cecchino", "Scanners", "Amadeus", oltre ai primi due film della saga della famiglia Corleone.
La dentiera che porta il nome dell'attore, nella collezione del museo di New York
-Famiglia creativa ricrea scene di film famosi usando scatole di cartone
Il progetto del truccatore fu realizzato da un dentista newyorkese di nome Henry Dwork, dapprima su un prototipo più confortevole, realizzato in lattice, ma che lasciava l'aspetto dell'attore eccessivamente morbido e cadente: era necessaria una dentiera più solida e ancora più scomoda, e la protesi che fu infine utilizzata era realizzata in resina e acciaio. La protesi si rivelò perfetta per far emergere ilIl personaggio fu inizialmente creato dallo scrittore americano Mario Puzzo per il suo romanzo del 1969 "Il Padrino", che sarebbe stato immortalato sullo schermo da Marlon Brando nel primo film della trilogia, uscito nel 1972.
L'attore prova la protesi sul set
Brando in una scena iconica de "Il padrino".
-I disegni di Martin Scorsese all'età di 11 anni per illustrare un film che gli era piaciuto molto
L'interpretazione di Brando nei panni di Vito Corleone ebbe un tale successo che la protesi alla bocca sarebbe diventata un vero e proprio pezzo di storia del cinema, e oggi fa parte della collezione del Museum of the Moving Image, un museo dedicato alla settima arte di New York. Tale interpretazione sarebbe stata celebrata, insieme a quella di Al Pacino, come uno dei punti di forza dell'immenso successo del film, e avrebbe fruttato all'attore il suo secondo Oscar -.Tuttavia, rifiuterà il premio come resistenza contro il modo in cui le popolazioni native degli Stati Uniti sono state ritratte nei film, e invierà l'attivista Sacheen Littlefeathe alla cerimonia al suo posto, per rifiutare ufficialmente la statuetta e leggere un discorso di protesta.
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