Sommario
Il regista italiano Federico Fellini Il 20 gennaio, il mondo della settima arte celebra il 102° compleanno del regista, ed è per questo che abbiamo fatto una selezione di sette opere di Fellini che dovete assolutamente conoscere.
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Come sceneggiatore, apprezzava le scene quasi allucinogene e creava anche composizioni che giocavano con la stranezza della vita quotidiana.
L'italiano si ispira a Chaplin, Eisestein e Carl Jung per creare un cinema psicologico, bello, complesso e poetico, ma che, nonostante ciò, supera i confini dell'Italia e servirà da ispirazione per diversi cineasti sovietici e americani in piena guerra fredda.
Federico Fellini ha vinto quattro Oscar per il miglior film straniero, una Palma d'Oro, un Golden Globe, due Leoni di Venezia e un Gran Premio di Mosca.
Scopri 7 opere che devi conoscere di Federico Fellini:
1. 8 1/2 (1963)
Marcello Mastroianni è Guido Anselmi, il protagonista di "Otto e Mezzo".
Guarda anche: Il meme di questa adorabile bambina ha raccolto migliaia di dollari per la sua scuolaAnche se non è il film più popolare di Fellini, "8 e 1/2" è il capolavoro del regista italiano. Il film è una commedia, è un dramma ed è, in particolare, surrealista. Con un tocco di biografia, il film - che è stato premiato con l'Oscar per il miglior film straniero - racconta la storia di un regista cinematografico che soffre di un blocco creativo.artistico, la realtà si fonde con la fantasia in una trama divertente e tragica.
2. La dolce vita (1960)
La Dolce Vita" è un classico del cinema internazionale con le magistrali interpretazioni di Mastroianni e Anita Ekberg e la fantastica regia di Fellini.
Premiato con la Palma d'Oro a Cannes, il film racconta la storia di un giornalista, Marcello Rubini (interpretato anche da Mastroianni), che racconta le complesse vite delle celebrità a Roma. Nel vuoto esistenziale del giornalismo sensazionalistico, il reporter si trova di fronte a seri dilemmi quando si occupa della vita di Sylvia Rank,interpretata da Anita Ekberg.
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3. Le notti di Cabiria (1957)
Giulietta Masina è la grande protagonista di 'Le notti di Cabiria'.
Guarda anche: Il nudo femminile catturato dall'obiettivo di Maíra Morais vi ipnotizzeràLe notti di Cabiria" è un altro classico del cinema. In questo film del 1957, Fellini racconta la storia di Cabiria, una giovane prostituta sempre alla ricerca dell'amore, ma che soffre di continue delusioni amorose. La trama è sostenuta dall'incredibile interpretazione di Giulietta Masina, che per la sua performance vinse il premio come miglior attrice al Festival di Cannes. Con una sceneggiatura firmata da Pier Paolo Pasolini in collaborazione con Federico, il lungometraggio ci riporta al classico della letteratura per bambini Pollyanna di Eleanor H. Porter, ma con temi più cupi e in qualche modo ancora più belli.
4. Le belle vite (1953)
La troupe piccolo-borghese di spadaccini è al centro della satira di Fellini
Otto anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Fellini era già un nome di spicco del cinema italiano e "La bella vita" gli rende giustizia e lo consolida come grande regista di commedie.si sposano, portando i dilemmi della maturità in un dialogo interessante e umoristico.
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5. Giulietta degli spiriti (1965)
In un'altra interpretazione fenomenale, Giulietta Masino è protagonista dei primi colori del regista italiano.
Giulietta (Giulietta Masino) è una giovane borghese iperprotetta dai genitori e dal marito. Tuttavia, dopo aver sospettato di essere tradita dal suo compagno, intraprende un viaggio spirituale e simbolico per trovare un nuovo percorso verso la sua interiorità. È il primo lungometraggio di Fellini a colori e questi sono intensamente presenti, come un modo per mettere in scena il dramma esistenziale e laIl personaggio spirituale, che entra in conflitto con la famiglia e il marito in una narrazione alla "Dom Casmurro" con tocchi surrealisti.
6. l'abisso del sogno (1952)
L'opera comica si rifà al passato di Fellini
L'Abisso del Sogno è una delle opere più curiose di Fellini. Il film è il secondo lungometraggio del regista italiano e la sua sinossi è già incredibile:
Wanda (Brunella Bovo) e Ivan (Leopoldo Trieste) si sono appena sposati e lasciano la loro città per ricevere la benedizione del Papa, ma al loro arrivo a Roma un'ossessione si impossessa di Wanda. La giovane donna approfitta del suo soggiorno romano per cercare di incontrare lo "Sceicco Bianco", un personaggio di una telenovela di rivista. Innamorata, fugge dal nuovo marito e dalla sua vita piccolo borghese per cercare di vivere una vita romantica con l'esoticoseducente.
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La storia ha a che fare con Fellini stesso, che prima di iniziare la sua carriera di regista era un romanziere di riviste. "L'abisso del sogno" è certamente una delle opere più comiche del regista.
7. la voce della luna (1990)
L'ultima opera di Federico Fellini è un omaggio incidentale alla sua stessa traiettoria nel cinema
La voce della luna" è l'ultimo film di Federico Fellini e racconta la storia di due fratelli ossessionati dall'idea di catturare la luna e di un uomo appena uscito da un istituto psichiatrico ossessionato da una donna. Il film è ispirato al romanzo di Ermano Cavazzoni "Il poema del lunatico".
In un certo senso, il film viene letto dalla critica come una rivisitazione di temi affrontati da Fellini nel corso della sua carriera. Il viaggio non proprio entusiasmante di Ivo e dei fratelli Micheluzzi vale la pena per l'omaggio che il regista ha fatto al proprio cinema quando era ancora in vita.
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