Al mondo esistono solo 300 leoni bianchi, ma uno di loro sta per essere messo all'asta dal governo sudafricano: una mossa che ci fa pensare che la specie possa fare la stessa fine dei rinoceronti bianchi.
Gli attivisti per i diritti degli animali sostengono che i potenziali acquirenti sarebbero cacciatori in cerca di facili prede o uomini d'affari coinvolti nel commercio di ossa di leone. La vendita all'asta di animali confiscati è una pratica comune nel Paese.
Mufasa
Mufasa (il cui nome non è altro che il "Re Leone") è stato salvato da cucciolo tre anni fa ed è stato tenuto da una famiglia come animale domestico.
Dopo il salvataggio, l'animale è rimasto sotto la cura della ONG WildForLife e cresciuto accanto alla leonessa Soraya L'associazione si occupa della riabilitazione degli animali in Sudafrica.
Mufasa e la sua compagna Soraya mangiano un pezzo di carne
Guarda anche: Selezione: 8 poesie per celebrare i 100 anni di João Cabral de Melo NetoDopo l'annuncio dell'asta, attivisti di tutto il mondo chiedono che l'animale venga trasferito in un santuario che si è offerto di accoglierlo gratuitamente, dove Mufasa potrà vivere in libertà per il resto della sua vita.
Per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema e cercare di impedire alle autorità di procedere con la vendita all'asta dell'animale è stata lanciata una petizione con l'obiettivo di raggiungere 340.000 firme, che potrebbero arrivare in qualsiasi momento, visto che più di 330.000 persone hanno già aderito alla causa. Per sostenere la petizione, cliccare qui.
Mufasa e la sua compagna Soraya riposano sdraiati a terra
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