Il cosiddetto "cuscino NASA" dovrebbe portare nel vostro letto e nel vostro sonno la qualità e l'innovazione dell'Agenzia Spaziale degli Stati Uniti, utilizzando una tecnologia all'avanguardia e persino l'ex astronauta brasiliano e attuale ministro Marcos Pontes come testimonial per garantire un buon sonno. Ma quanto è vero tutto questo? Qual è la storia di questi cuscini e qual è la loro verità?Un articolo pubblicato sulla rivista Galileo fornisce alcune risposte a queste domande e, tra verità approssimative e verità indirette, la storia è astronomica.
Guarda anche: Rare foto mostrano Janis Joplin in topless a Copacabana negli anni '70La schiuma viscoelastica dei cuscini della NASA © CC
Guarda anche: In risposta al gioco della Balena Blu, gli inserzionisti creano la Balena Rosa, con sfide per la vitaA cominciare dall'acronimo che presuppone che l'invenzione del prodotto provenga da scienziati americani: la NASA dei cuscini venduti in Brasile non deriva da "National Aeronautics and Space Administration", che battezza l'agenzia statunitense, ma da "Noble and Authentic Anatomical Support" - in un trucco pubblicitario dozzinale ed evidentemente efficace. Vale quindi la pena di ribadire l'ovvio: non è la NASA cheproduce questi cuscini, soprattutto se si considera che negli ambienti a micro gravità che gli astronauti affrontano - durante i viaggi o sulla Stazione Spaziale Internazionale - i cuscini sono inutili, e la mancanza di gravità rende tutti questi "supporti anatomici" superflui.
Non tutto, però, è fuorviante in questa propaganda: il materiale utilizzato per fabbricare i cuscini è stato infatti inventato dalla NASA alla fine degli anni '60 - quando agli ingegneri Charles Yost e Charles Kubokawa fu affidato il compito di sviluppare una schiuma che avesse un'alta dissipazione di energia, e che ammortizzasse ancora di più gli impatti, da utilizzare nei sedili delle navicelle spaziali per ammorbidireNasce così la schiuma viscoelastica, realizzata in poliuretano, capace di modellarsi al corpo e di assorbire il 340% di energia in più rispetto alle schiume precedenti.
Nel 1976 il materiale è stato reso disponibile sul mercato, quando è stato reso pubblico un brevetto per la schiuma viscoelastica, e i prodotti che ne facevano uso hanno iniziato a comparire: i Dallas Cowboys, una squadra di football americano dello stato del Texas, lo usavano addirittura nei loro caschi, e presto in Brasile sono comparsi materassi e cuscini realizzati con questo materiale. I "cuscini della NASACome li conosciamo oggi, invece, sono apparsi all'inizio degli anni 2000, prodotti dall'azienda catarinense Marcbrayn che, dopo che Marcos Pontes è diventato il primo brasiliano a viaggiare nello spazio, ha trovato il suo poster-boy ideale.
Ponti al lavoro sulla Stazione Spaziale Internazionale © CC
Secondo Claudio Marcolino, proprietario di Marcbrayn, è stata l'associazione del suo prodotto con l'ex astronauta a garantire il successo dei cuscini, raccontando che le vendite si sono quintuplicate dopo la loro assunzione - in una collaborazione che continua ancora oggi, con Pontes che lavora come Ministro della Scienza, della Tecnologia e delle Innovazioni nel governo di Jair Bolsonaro.
Bridges che timbra la confezione del cuscino "NASA" © riproduzione
E i cuscini continuano a essere un successo, anche se la NASA in realtà c'entra poco o quasi nulla. Se volete acquistare il cuscino in schiuma viscoelastica, cliccate qui.