Anche se la marijuana non è assolutamente paragonabile ai danni di una notte di alcol o di altre droghe più pesanti, un uso eccessivo può causare effetti collaterali indesiderati il giorno dopo, come una sorta di sbornia. Se si fuma molta marijuana, o se ne è fumata una grande quantità in un breve periodo di tempo, il giorno dopo potrebbe non far dimenticare la notte precedente.
La risposta, quindi, è sì: la marijuana può causare una sbornia, anche se raramente, e la parola chiave è disidratazione. La sbornia da marijuana, tuttavia, non è paragonabile a quella che l'alcol o le sigarette provocano nel nostro corpo. Si tratta di un effetto lieve e sopportabile, che può essere facilmente aggirato. I consumatori hanno già affermato di sentire un mal di testa il giorno dopo, per esempio, anche se non c'èIn ogni caso, per evitare questa reazione, è fondamentale rimanere sempre idratati. Questi dati sono stati raccolti in uno studio del 2005.
Guarda anche: I fratelli siamesi che sfidarono le consuetudini e la scienza ed ebbero 21 figliUn sintomo più comune è la sensazione di intontimento, fiacchezza o stanchezza. Oltre a mantenersi idratati, il modo migliore per affrontare questo sintomo è muoversi, uscire di casa e fare attività fisica. Anche la secchezza oculare può permanere al mattino, un problema risolvibile con colliri o sieri fisiologici.
Guarda anche: Shock virale mostrando le differenze tra i polmoni di ex fumatori e non fumatoriSi tratta di sintomi lievi e gestibili, che possono essere evitati durante l'uso, con semplici accorgimenti, o il giorno successivo, senza buttare via un'intera giornata, come spesso accade, ad esempio, dopo una notte di ubriachezza.